Bologna: prima città italiana per qualità della vita

Lo annuncia il Sole 24 Ore nella sua 31esima indagine sul benessere delle città italiane.

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Bologna è la prima città italiana per qualità della vita, lo affermano i dati della 31esima indagine del Sole 24 Ore. Il capoluogo emiliano-romagnolo risale di 13 posizione la classifica del 2019 e si posiziona al primo posto seguita da Bolzano (2) e Trento (3).  Anche le altre città della regione Parma (8), Forlì- Cesena (14), Modena (15) e Reggio Emilia (17) si collocano tra le prime 20 posizioni.

Il capoluogo è al primo posto per livello di ricchezza e consumi, secondo in ambiente e servizi, terzo in cultura e tempo libero, quarto in affari e lavoro. Bologna è una realtà solida, che mantiene la sua dimensione di città a misura d’uomo non dimenticando il benessere delle province circostanti, ma investendo nel futuro e nell’innovazione. Il suo successo è infatti dovuto a una commistione di fattori: investimenti in innovazione, formazione continua e competenze tecniche, eccellenza e ricchezza manifatturiera, qualità del buon governo.

Una città resiliente, aperta e innovativa: un terreno fertile per imprese e investimenti

Bologna e l’Emilia-Romagna si dimostrano unite e capaci di resistere, lo confermano i 25 indicatori che misurano l’impatto della pandemia come la presenza di servizi capillari, investimenti in sanità, Pil pro capite. La città bolognese in particolare spicca per scolarizzazione con il più alto tasso di diplomati ed è tra le prime città per formazione continua. Una città in cui nonostante la pandemia si riesce a vivere bene, in cui lavoro e offerta culturale, sportiva, ricreativa, sanitaria e formativa trovano un equilibrio quasi perfetto per assicurare ai propri cittadini una quotidianità e una qualità della vita ottimale.

In particolare, Bologna si piazza ai primi posti per reddito, consumi delle famiglie, depositi bancari, start up e opportunità di lavoro, è la seconda città in Italia per tasso di occupazione e per trasformazione digitale, e la sesta per startup innovative.

Inoltre, nonostante il forte impatto della crisi sanitaria ed economica, è tra le prime città che hanno incrementato la spesa sociale, registrando un aumento pro capite del 53,9% rispetto allo stesso periodo del 2019.

Anche l’Emilia-Romagna conquista la vetta della classifica italiana, posizionandosi al 4° posto: la regione è infatti la prima per occupazione femminile (67%) e per tasso di internazionalizzazione con oltre 11mila euro di export pro capite e per copertura.

Un futuro nuovo, quello che si delinea per Bologna che ogni giorno investe sempre di più in formazione, innovazione, occupabilità e trasformazione digitale.