Accordo innovazione e sviluppo: Rejoint e la filiera sanitaria in Emilia Romagna

Dal MiSE finanziamenti pari a 3,7 milioni per il progetto Smart Bi-Uni Knee di Rejoint, startup bolognese di Castel Maggiore.

Ricerca e sanità
 
 

Ricerca industriale e innovazione, ancora una volta le imprese dell’Emilia-Romagna si dimostrano capaci di investire nell’innovazione, nelle competenze e nella sostenibilità: la Regione si aggiudica due progetti tra i 17 finanziati dal MiSE nell’ambito degli Accordi per l’innovazione e lo sviluppo . L’incentivo del Ministero dello Sviluppo Economico rivolto a imprese di qualsiasi dimensione finanzia progetti riguardanti attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale finalizzati alla realizzazione o miglioramento di prodotti, processi, servizi tramite lo sviluppo di una o più delle tecnologie identificate dal Programma dell’Unione europea “Orizzonte 2020”. 

Le due imprese selezionate, Nav System nell'ambito dell'efficientamento energetico e Rejoint di Castel Maggiore, nel campo protesico del ginocchio, riceveranno investimenti complessivi per circa 35 milioni.

 

Rejoint è una startup bolognese di Castel Maggiore che sviluppa protesti personalizzate per il ginocchio costruite applicando alla medicina ricostruttiva, la realtà aumentata dell’Intelligenza Artificiale e la tecnologia della stampa 3D e dei Big Data. Attraverso tutori sensorizzati l’impresa monitora la riabilitazione del paziente migliorando così sia il prodotto, che soprattutto la qualità di vita. 

Per accedere agli incentivi del MiSE, Rejoint ha presentato il progetto Smart Bi-Uni Knee i cui costi complessivi ammontano a circa 9,2 milioni di euro, di cui 3,7 milioni finanziati dal MiSE. 

Il progetto relativo al settore Scienze della vita, che applica gli stessi concetti del progetto YourKnee TKA, prevede nell’ambito dell’ artroplastica parziale del ginocchio, di progettare impianti ad hoc basati sull'anatomia unica del paziente e seguirne il percorso riabilitativo connettendolo attraverso sistemi tecnologici.

Rejoint grazie alla sua intraprendenza ha ottenuto investimenti dai business angel di IAG e dalla community di Doorway, ha inoltre vinto il bando nell’ambito del progetto 3D Pan Eu.

 

La filiera sanitaria è una delle filiere strategiche dell'Emilia-Romagna, investire nella sanità è infatti uno dei punti principali del Patto metropolitano per il Lavoro e lo Sviluppo Sostenibile  firmato lo scorso gennaio da 51 realtà del territorio bolognese. 

Attraverso il Patto, la città si impegna a supportare la transizione digitale e la riconversione ecologica della filiera,  accompagnando i processi di innovazione con azioni di sostegno al mantenimento e alla transizione occupazionale e con finanziamenti per progetti di ricerca.

La città metropolitana di Bologna vanta infatti un sistema sanitario d’eccellenza: tre IRCSS - Sant’Orsola, Rizzoli e Bellaria, numerosi laboratori e centri di ricerca e un centro protesico INAIL a Vigoroso. Nonostante le difficoltà causate dalla pandemia, nel 2020 Bologna è stata eletta prima città per qualità della vita, ed è proprio nel momento di emergenza sanitaria che il sistema ha dimostrato il suo valore e la sua efficienza. Ancora una volta pubblico e privato collaborano per il benessere della comunità, nello specifico incrementando il numero di posti letto in terapia intensiva e investendo nella realizzazione di dispositivi medici. Tra le realtà private spicca l’azienda Siare con sede a Valsamoggia, che ha prodotto 2000 ventilatori polmonari, l’equivalente di circa un anno e mezzo di lavoro realizzato in meno di 3 mesi.